Giochiamo ancora con un cereale straordinario, davvero poco conosciuto, l’amaranto. E’ una pianta originaria delle Americhe della quale si consumano i chicchi in farina o cotti.
E’ molto energetica — 100g corrispondono a 370kcal — e ricca di lisina, ferro, calcio, fosforo e magnesio tutte sostanze che sono fondamentali per il nostro benessere. Non contiene glutine ed è particolarmente digeribile.
L’aspetto è quello di un finissimo chicco, più piccolo ancora di quello di quinoa, che anche cotto mantiene una consistenza granulosa. Trova un buon impiego anche nelle pappe dei bambini, al posto del semolino.
Lo propongo in questa ricetta come se fosse una specie di polenta morbida, arricchita di verdure e proteine vegetali. Un saluto, forse definitivo, all’inverno che lentamente si sta ritirando.
- Lavate l'amaranto e lessatelo in acqua leggermente salata per circa 35 minuti. Scolatelo e conditelo con un filo d'olio.
- Nel frattempo tagliate il tofu a cubi grossolani e rosolatelo in un cucchiaio di olio con lo spicchio d'aglio schiacciato. Non appena è ben dorato, spegnete, eliminate l'aglio e salate.
- Lavate le verdure, pelate le carote e tagliate zucchine, sedano e carote a dadi, cipolla e cavolo a julienne. Rosolate le verdure in una padella con 2 cucchiai di olio, salate leggermente e sfumate con qualche cucchiaio di acqua per portare a cottura. Le verdure non devono essere troppo cotte, ma ancora un poco croccanti, quindi ci vorranno al massimo dieci minuti. Riunite anche i fagioli e mescolate insaporendo bene.
- Impiattate l'amaranto tiepido come se fosse una polenta morbida, adagiatevi sopra gli ortaggi e qualche foglia di basilico, aggiungete un filo d'olio e servite.
Se non avete i fagioli neri, andranno bene altri legumi per esempio ceci o borlotti.