Ancora mandorle per l’ultimo Regalo di Natale, rigorosamente auto-prodotto e dall’accento decisamente dolce. Serviranno soltanto mandorle e zucchero, da raccogliere poi in sacchettini tipo quelli per biscotti, quale delizioso omaggio.
Ancora oggi quando torno in Abruzzo, nel paesino dove ho trascorso le mie vacanze estive da bambina, non possono mai mancare ferratelle e Sassi d’Abruzzo. Per fare le prime ho acquistato il ferro tipico, dato che purtroppo quello di nonna originale è passato di mano in mano a varie persone e non si sa più che fine abbia fatto.
I Sassi invece — o nocci interrati come meglio si dice in dialetto — li mangio solo lì, non so perché ma non riesco a immaginarli lontani dalla loro terra d’origine, brulla e sassosa appunto.
Immagino che simili lavorazioni della frutta secca siano tipiche anche di altre regioni, ma in Abruzzo le mandorle vantano una lunghissima tradizione: cuore dei famosissimi confetti di Sulmona, sono l’ingrediente principale di molti dolci tra cui i biscotti e il notissimo dolce natalizio Parrozzo.
Le mandorle poi sono un concentrato benefico di vitamine, prima fra tutte la E, sali minerali, ferro, calcio e hanno effetti antinfiammatori e antidepressivi. Abbiamo una scusa in più, doveste sentirne la necessità, per consumarle in deliziosi dolcetti!
- Mettete in una padella, possibilmente di ferro, un terzo dello zucchero, l’acqua e le mandorle.
- Continuate a mescolare con un cucchiaio di legno a fuoco medio, finché l’acqua avrà sciolto lo zucchero, quindi versate in una sola volta tutto lo zucchero rimasto e mescolate velocemente in modo che si rapprenda attorno alle mandorle. Spegnete il fuoco e togliete le mandorle.
- Lasciate raffreddare su una gratella o su carta da forno, distanziando bene le mandorle fra loro per evitare che si appiccichino.
Una variante della ricetta inserisce anche un goccio di liquore nell’acqua, in proporzione metà e metà, e il cacao mischiato allo zucchero. Ma la ricetta tradizionale è sempre la più riuscita!