Sono cintura nera di friselle, lo sapevate? Le adoro e mi piace condirle in mille modi. Magari un giorno faccio un ricettario di friselle e come gustarle!
Intanto oggi ho deciso di prepararle in autonomia e il risultato è stato molto buono.
Sono cintura nera di friselle, lo sapevate? Le adoro e mi piace condirle in mille modi. Magari un giorno faccio un ricettario di friselle e come gustarle!
Intanto oggi ho deciso di prepararle in autonomia e il risultato è stato molto buono.
Era da qualche giorno che non utilizzavo il lievito perché qui si sta mettendo su un po’ troppo peso! La lunga quarantena cui siamo obbligati ci costringe a fare poco moto e anche se ogni giorno o quasi ci alleniamo è indubbio che siamo molto più statici di prima. Ne consegue che ogni caloria assunta fa una gran fatica ad andarsene! Continua a leggere →
La cucina indiana è tra le mie preferite.
L’odore e l’aroma delle spezie che la accompagna sempre, mi delizia già partendo dall’olfatto, per non parlare poi del palato! Continua a leggere →
Il Kimchi è uno dei cibi fermentati più facile da realizzare a casa.
E’ un piatto fondamentale della cucina coreana che viene preparato in casa in autunno per consumarlo durante tutto l’inverno e la primavera.
Il rito di preparazione del Kimchi è molto simile a quello che coinvolgeva, soprattutto in passato, le famiglie italiane nella preparazione della salsa di pomodoro, quando l’intera famiglia allargata si radunava a fine agosto intorno a quintali di pomodori e pentoloni in cui far sobbollire per lungo tempo il nettare rosso. Tutti contribuivano alla realizzazione delle conserve — anche di altre verdure, oltre che di pomodoro — per fare scorta invernale dei prodotti che la stagione offriva riccamente in estate.
Così è per le famiglie coreane che il Kimchi lo consumano tutto l’anno come accompagnamento a quasi tutti i piatti e che gode di una antichissima tradizione, nonché di numerose e variegate ricette che vengono tramandate di famiglia in famiglia e che possono variare sensibilmente sia per ingredienti che per metodo.
Noi vi parleremo solo del Kimchi quale cibo fermentato, perciò ricco di probiotici, e unicamente di quello che vede tra i suoi ingredienti obbligatoriamente il cavolo cinese, il cipollotto, l’aglio, lo zenzero e il peperoncino, con l’aggiunta di altri elementi che ne caratterizzano ulteriormente il sapore.
Essendo il Kimchi un alimento fermentato, va prestata un po’ di attenzione nella sua preparazione, anche se occorre sottolineare che tra i cibi fermentati, il Kimchi è tra i più sicuri poiché la presenza di peperoncino, aglio e zenzero contribuiscono assai al controllo di eventuali muffe e batteri e ad una buona conservazione.
I passaggi sono abbastanza numerosi ma molto semplici e, senza fretta, diventano anche divertenti se fatti in compagnia. Il risultato finale potrà essere gustato già dopo quindici giorni, ma è inutile dire che più stagiona più diventa buono. Vedete voi.
Armatevi di vasi di vetro da mezzo o da litro ben lavati e sterilizzati, tappi nuovi, schiaccini di plastica adatti alle conserve e guanti per alimenti.
Le dosi indicate nella ricetta del Kimchi sono per un cavolo cinese intero; se volete farne di più, moltiplicate enne volte quanti sono i cavoli che intendete conservare. Accompagnatelo con riso bianco bollito.
In questo momento, in cui sono costretta ad escogitare sempre nuove ricette prive di glutine, per motivi di salute, mi ritrovo a sperimentare molto, a volte con successo, altre un po’ meno .
Ma tranquilli, le ricette che non mi sono piaciute non ve le posto nemmeno! Continua a leggere →