Abbiamo parlato soltanto pochi giorni fa di licoli ed oggi era indispensabile fornirvi qualche strumento per il recupero degli esuberi da rinfresco.
Lo sapete ormai che questo è un mio pallino: non sprecare è una regola che mi impongo ogni giorno, in qualsiasi cosa faccio, ma soprattutto quando si tratta di cibo. Trovo che sia davvero un delitto gettare anche solo una piccola parte di quanto potrebbe essere ancora consumato, quando esiste ancora chi ha poco o quasi nulla e per il quale il nostro sprecare potrebbe rappresentare addirittura la sopravvivenza.
Forse sono discorsi troppi impegnati per un blog di cucina? Non credo proprio. Anzi, il mondo della ristorazione e dell’alimentazione in ogni sua sfaccettatura e con ogni mezzo dovrebbe proteggere e farsi portavoce attivo delle regole anti-spreco.
Da poco abbiamo iniziato a vedere che qualche ristoratore permette agli avventori di portare a casa ciò che del loro piatto non sono riusciti a finire — la famosa doggy bag, che con tutta probabilità non finisce solo al cucciolo di casa –, alcuni permettono di portarsi via anche la bottiglia di vino mezza piena. Insomma piccoli segnali che qualcosa sta cambiando, anche se mi piacerebbe vedere ristoranti e cuochi che dedicano spazio al recupero degli scarti vegetali, per esempio, oppure che trattano anche materie prime povere con la stessa dignità di caviale e funghi porcini.
Mi piacerebbe che Aziende sanitarie locali, Amministrazioni Comunali e ditte appaltate per la ristorazione trovassero una soluzione allo spreco di cibo nelle mense scolastiche — me ne sono occupata per anni e conosco bene la realtà e le difficoltà, gli ostacoli da aggirare, ma proprio per questo motivo occorre trovare presto una soluzione corale — e che produttori e direzioni dei molteplici programmi di cucina televisivi raccontassero con chiarezza che fine fanno tutti quei cibi in bella mostra in pentole e piatti.
Dovrebbe essere chiaro a tutti che produrre e acquistare per poi gettare è un atto incivile per la nostra società.
Cominciamo noi allora a sensibilizzarci e a divenire il cambiamento che vorremmo vedere negli altri.
L’ho detto altre volte e lo ripeto, il consumatore ha l’arma più potente in mano, quella della scelta: se scegliamo di non acquistare prodotti OGM, di non comprare carni di animali allevati intensivamente, di non alimentarci con frutti e ortaggi che provengono da altre latitudini e altri continenti, neppure di altre nazioni, di non consumare cibo che non sia giusto ed etico, che non sia biologico, di non caricare compulsivamente il carrello di prodotti in offerta senza nemmeno averne letto l’etichetta, avremo già operato una piccola rivoluzione privata, avremo deciso cosa è meglio per noi senza lasciare che il mercato, le aziende, l’economia dettino le loro regole.
Questo, signori, è attivismo ed è una strada per la tutela dell’ambiente e una forma di lotta civica per i diritti nostri e dei più deboli.
Tornando al recupero, ecco come riutilizzare la parte di licoli in esubero durante il rinfresco: deliziosi pancakes alle mele, perfetti per la prima colazione e velocissimi.
Ho parlato anche troppo , lascio spazio alla ricetta.
- 150 g di licoli l'esubero del rinfresco
- 1 mela
- 2 cucchiai di malto d'orzo
- 1 cucchiaino di semi di finocchietto
- 1/2 cucchiaino di bicarbonato
- sale
- Sbucciate la mela e grattugiatela con la grattugia a fori larghi. Tostate leggermente i semi di finocchietto poi pestateli in un mortaio oppure frullateli un poco.
- Aggiungete la mele e i semi al licoli, unite anche il malto, il bicarbonato. Mescolate con cura e ponete a riposare 10-15 minuti in luogo tiepido e lontano da correnti d'aria.
- Scaldate bene una padella antiaderente. Mescolate al licoli un pizzico di sale e con un mestolo versate una dose di composto nella padella, stendendolo appena con il dorso del mestolo. Cuocete circa 1 minuto poi girate il pancake dall'altro lato e cuocete ancora 1 minuto circa. Il pancake sarà pronto da girare quando si formano in superficie delle bollicine che implodono nella pasta.
- Man mano che cuocete i pancakes adagiateli su una gratella in modo che si asciughino.
- I pancake possono essere mangiati così, oppure potete arricchirli spalmandoci una crema di nocciola o di mandorla, miele, una confettura di frutta e polvere di zucchero a velo.