L’Harissa è una preparazione a base di peperoncino piccante utilizzata per insaporire zuppe e piatti a base di carni o vegetali. Amo fare incursione nelle “cucine degli altri”, curiosare come preparano alcuni alimenti comuni anche alla nostra tradizione e trarre ispirazione per realizzare piatti il più possibile fedeli alle ricette originarie, oppure rivisitarli seguendo un gusto più italiano. Il mondo arabo come quello indiano in questo senso sono particolarmente ricchi di piatti gustosi, vegetariani e non, che ben si sposano con la mia esigenza di variare molto le preparazioni degli ortaggi e di trovare anche alimenti sostitutivi alle proteine della carne.
L’origine dell’Harissa è araba, in particolare nordafricana e si presenta come una specie di crema concentrata, un pesto di peperoncino molto denso che, come il concentrato di pomodoro, va diluito con brodo o acqua.
Un vasetto di Harissa dura a lungo, perché il suo sapore piccante molto forte va dosato con grande attenzione. Da provare con un piatto di cuscus alle verdure oppure con la zuppa di pesce.
- 20 peperoncini rossi essiccati
- 3 spicchi di aglio
- 1 cucchiaio di semi di coriandolo
- 1 cucchiaio di semi di cumino
- 1 cucchiaio di sale
- 2 cucchiai di olio extravergine d'oliva
- Tagliate i peperoncini a metà e privateli di picciolo e semi, quindi metteteli ad ammorbidire in acqua bollente per circa mezz’ora.
- Una volta morbidi, scolate i peperoncini e frullateli con l’aglio pelato e privato dell’anima verde, coriandolo e cumino pestati o macinati, il sale e l’olio. Raggiunta la consistenza di una crema, travasate il composto in un barattolino di vetro ed utilizzate al bisogno. Si conserva a lungo, meglio in frigorifero.