Adoro la cucina indiana e detesto gli sprechi. Ecco perché sono sempre alla ricerca di qualche soluzione per non buttare gli scarti delle preparazioni in cucina, ed ecco perché i miei piatti hanno sempre un tocco speziato. Se le due cose si incontrano è ancora meglio!
Il pane indiano che arriva sulle tavole degli occidentali è il chapati, una specie di piadina di farina integrale di frumento e acqua, che ha la caratteristica di non contenere lievito e di cuocere molto rapidamente. Io aggiungo anche un filo d’olio per aumentare l’elasticità del composto.
Si impasta velocemente e si lascia riposare davvero per pochi minuti, quindi si stende e si cuoce su una piastra calda o meglio su una padella per piadine.
E’ l’ideale per utilizzare la pasta madre in esubero da altre lavorazioni oppure quella che avanza dal rinfresco del lievito.
Accompagnate il chapati ad un ragù di lenticchie oppure a Tofu al curry con cavolo cinese e zucca, e avrete un piatto completo e saporito, ma leggero.
- 200 g di pasta madre solo l'esubero del rinfresco
- 200 g di farina integrale
- 100 ml di acqua tiepida
- 2 cucchiai di olio extravergine di oliva
- sale
- Sciogliete bene la pasta madre nell'acqua, poi aggiungete poco per volta la farina e l'olio e per ultimo il sale. Amalgamate il tutto e impastate sulla spianatoia oppure con l'aiuto della planetaria, formate una palla e lasciate riposare al coperto per circa 15-30 minuti.
- Dividete il panetto in palline da circa 30-40 grammi e con un matterello stendetele sottili sulla spianatoia infarinata.
- Cuocete il pane chapati sul fondo di una padella larga antiaderente ben calda per circa 3-4 minuti girandole a metà del tempo. L'ideale sarebbe utilizzare una padella da piadina.
- Mano a mano che il chapati è pronto, mettetelo a raffreddare poi chiudetelo in un sacchetto per alimenti per evitare che si secchi.
Potete gustare questo pane sia da solo come accompagnamento che farcito come fosse una piadina.