Non smetto mai di sperimentare ricette che prevedano l’impiego della pasta madre, perché la lievitazione lunga e paziente, con lievito naturale, ad alta idratazione — licoli –oppure solido, rende l’impasto fragrante, leggero sia per la consistenza che per la digestione e particolarmente sano.
Per ogni riferimento al lievito naturale vi rimando ai link più sopra, che a loro volta vi collegheranno con le ricette presenti sul blog.
Per questa ricetta invece, ho sperimentato l’uso della pasta madre solida abbinato ad una preparazione senza uova, burro e latte e nemmeno zucchero, adatta perciò a chiunque — tranne i celiaci.
Da quando presto il mio tempo come volontaria a Cascina Rosa, il campus di ricerca dell’Istituto dei tumori di Milano, voluto dal prof. Franco Berrino, la creatività ha iniziato nuovamente a produrre idee.
Sto infatti attraversando un periodo di “aridità” in cucina, con poca voglia di mettermi ai fornelli e pochissime idee da produrre; evidentemente sono un po’ scarica e questa nuova attività in Cascina Rosa mi offre l’opportunità di riscoprire i dettami in cui ho sempre creduto, di riappropriarmi della manualità in cucina che iniziava a darmi noia. Insomma sono in convalescenza da troppa cucina, e per rimettermi in pista bisogna che inizi con leggerezza e calma.
Bene, ho parlato anche troppo. La ricetta è semplicissima e il risultato ottimo. La dolcezza, inutile che ve lo dica, garantita anche per i più scettici. Da provare.