In un articolo precedente ho spiegato cosa sia un G.A.S. qual è il suo significato e come opera. Ma volete sapere quali sono le sue origini, cioè su quale terreno ideologico si sono formati i G.A.S.?
Ebbene il terreno su cui cresce questa forma di associazionismo chiamata Gruppo Solidale di Acquisto (di cui G.A.S. è l’acronimo), è quello della Agricoltura Civica, ciò che all’estero si chiama Community Supported Agricolture (CSA), cioè un modello di coltura e distribuzione del cibo, codificato per primo negli Stati Uniti, nel quale coltivatori e consumatori dividono rischi e benefici derivanti dall’attività stessa.
Essa ha radici datate: parliamo dei primi anni ’80 quando due agricoltori provenienti dall’Europa (Svizzera e Germania) importarono negli USA le teorie di Rudolf Steiner sulle colture e le fattorie bio-dinamiche che ebbero grande risonanza e seguito negli anni a venire.
Ancora prima tuttavia, troviamo tracce delle origini dei G.A.S. nel 1960 quando in Giappone nacque il Teikei ossia un sistema di distribuzione diretta degli alimenti a un gruppo di famiglie: a seguito della smodata crescita dei prezzi degli alimenti importati e della graduale scomparsa di alcune varietà locali una donna dei sobborghi di Osaka chiese ai produttori locali di coltivare direttamente per le famiglie del quartiere, generando un circolo virtuoso di sostentamento per entrambe le figure del produttore e del consumatore.
E’ proprio questo il concetto che nutre le forme di reti agroalimentari comunitarie (Food Community Networks), il senso del bene comune, dato dai livelli di benessere dei singoli individui. Più specificatamente tali benefici sono per il consumatore la garanzia del prodotto che acquista validata per così dire dal rapporto di fiducia che instaura con il produttore.
La fiducia verso i propri fornitori per un G.A.S. è tutto, poiché permette la condivisione delle informazioni e delle scelte, generando affidabilità e fidelizzazione.
Abbiamo visto cosa significa G.A.S e quali sono le sue origini, ma quali benefici derivano dagli acquisti tramite G.A.S.? Può il G.A.S. divenire volano per la riduzione della nostra impronta ambientale? Ve lo spiegherò in un nuovo articolo.