L’autoproduzione è una delle attività che maggiormente prediligo in cucina. Scegliere ingredienti di qualità, biologici, di stagione e poi elaborarli per ottenere preparazioni che solitamente si acquistano già belle e pronte, è per me non solo estremamente gratificante, ma anche divertente! Non dimentichiamo poi l’aspetto economico, che a volte incide non poco, ne abbiamo parlato a lungo in un articolo di qualche tempo fa.
Questa logica green mind dell’autoproduzione è applicabile — come già detto in un post precedente in cui parlavamo di bicarbonato — anche ai detersivi e più in particolare alla sfera della detergenza per la casa, per la quale esiste uno splendido alleato, l’umile aceto di vino bianco. Dal costo molto contenuto, ha delle caratteristiche uniche in quanto a sgrassante e anticalcare, e se poi l’odore dell’aceto di vino non piace si può usare quello di mele.
In lavastoviglie è sufficiente riempire il serbatoio del brillantante con aceto puro per avere lo stesso risultato sulle stoviglie, oppure versarne un bicchiere nelle vaschetta dell’ammorbidente della lavatrice per distendere le fibre dei tessuti senza il rischio che prendano cattivo odore (non a tutti piace l’odore dell’aceto…), una notte a bagno nell’aceto scioglie il calcare da filtri del rubinetto e chiusini del lavandino in acciaio.
Io lo utilizzo in particolare per pulire i vetri delle finestre preparando un semplice detergente a base di aceto. Ecco la “ricetta”: diluisco in acqua molto calda dell’aceto — tanto più è alto il rapporto aceto/acqua tanto migliore sarà l’efficacia — diciamo da 2 bicchieri in su per ogni litro di acqua, immergo uno straccio di quelli in microfibra, strizzo un pochino e lavo molto accuratamente il vetro, fin negli angolini.
Poi prendo un tergivetro classico e lo passo sul vetro in un unico senso, asciugando la spazzola ad ogni passata, finché non è tutto terso; se necessario asciugo in qualche punto con un telo pulito. Et voilà, l’autoproduzione dei detersivi ecologici segna un altro punto a suo favore!
La prima volta che userete questo metodo vi sembrerà che si creino degli aloni: sono le tracce residue dei detersivi che avete usato in precedenza, ma che con il tempo se ne andranno definitivamente. Basta con i prodotti artificiali e basta con l’asciugatura con carta di giornale che comunque lascia sempre del residuo chimico sui vetri!
Con l’aceto — miracolo dell’autoproduzione davvero — il risultato finale è splendido e naturale: in pochi minuti, e senza fatica, i vetri sono brillanti e il trattamento aiuta a non farli appannare in inverno.
Provateci e ditemi cosa ne pensate!