In vendita al mercato si trovano ancora funghi di coltivazione, come i chiodini o i pioppini, ed è sempre una bella tentazione perché il fungo è un alimento che non consumo di frequente, ma è evocativo di ricordi molto vividi della mia infanzia.
Gran parte delle vacanze estive le trascorrevamo insieme ad alcuni cugini in montagna. Noi eravamo bambini, ma i nostri genitori erano accomunati, oltre che dal legame di parentela, da una passione, oserei dire viscerale, per la raccolta di funghi, porcini in questo caso.
Le giornate erano scandite da sveglia alle 4 di mattina, partenza con zaino e colazione al sacco, un breve tratto in auto e poi gambe in spalla per boschi e prati. Si rientrava in albergo verso le sei di sera stravolti dalla stanchezza, a volte con i cestini carichi di funghi, ma sempre con gli occhi pieni di vita e di natura!
Ovviamente il contributo di noi bambini come cercatori di funghi era alquanto limitato, ma ci provavamo ed in ogni caso è servito per imprimere in profondità nella memoria l’odore “muschioso” e umido del sottobosco, il profumo dei prati verdi e dell’aria tersa. Bello.
Tornando alla ricetta, una proteina alternativa a quella animale ogni tanto farebbe bene a tutti, anche agli onnivori, e in questa versione gustosa con i funghi il tofu, cucinato così, un po’ croccante, ci piace un sacco!
Provatela come secondo leggero o come piatto unico, aggiungendo magari del riso pilaf o delle patate lesse condite con limone e olio.
Una raccomandazione importante: leggete le istruzioni negli Appunti, per eseguire ad arte la preparazione di questi funghi così comuni che possono anche risultare insidiosi.
- 250 g di tofu
- 300 g di funghi chiodini
- 1 spicchio di aglio
- 1 ciuffo di prezzemolo
- origano
- 2 cucchiai di olio extravergine di oliva
- 1/2 bicchiere di vino bianco
- 1/2 bicchiere di aceto bianco
- sale e pepe
- Lavate i chiodini dopo aver eliminato la parte radicale terrosa. Fateli cuocere per 15 minuti in acqua leggermente salata in ebollizione, a cui avrete aggiunto l'aceto. Scolate e tenete da parte.
- Tagliate il tofu a pezzetti regolari, poi tuffateli in una padella con un cucchiaio di olio caldo. Rosolateli per bene facendoli dorare da tutti i lati, finché diventa croccante. Salate e cospargete di origano, poi togliete e tenete in caldo.
- Nella stessa padella aggiungete l'olio rimasto, l'aglio pulito e tritato finemente con il prezzemolo. Iniziate a rosolare il trito poi aggiungete i chiodini e lasciate cuocere a fiamma vivace senza mescolare per qualche minuto.
- Quando vedete che la rosolatura è al punto giusto, versate il vino alzate la fiamma e fate sfumare. Salate solo alla fine.
- Unite il tofu ai chiodini, mescolate bene e servite aggiustando di sale e pepe.
Il passaggio in acqua e aceto è molto importante per i chiodini, perché a differenza di altri funghi che potete subito cucinare secondo ricetta o addirittura mangiare crudi, i chiodini hanno una sostanza mucillaginosa che può risultare un po' tossica, soprattutto se i funghi sono spontanei, perciò va eliminata in pre-cottura.
La tecnica giusta è quella di scottarli sempre per alcuni minuti in acqua e aceto, a pentola scoperta ed eliminando progressivamente la schiuma che si va formando, affinché perdano le sostanze negative. L'acqua di cottura va gettata.
Il centro antiveleni raccomanda una lessatura di 30 minuti per i chiodini raccolti in natura.
Che combinazione originale! Penso che lo proverò solo per questo, il gusto è scontato: buonissimo di certo
Grazie Giovanna, provalo e poi raccontami come è andata, quale fungo hai usato e se hai fatto delle varianti: sono curiosa! 😉