In vendita al mercato si trovano ancora funghi di coltivazione, come i chiodini o i pioppini, ed è sempre una bella tentazione perché il fungo è un alimento che non consumo di frequente, ma è evocativo di ricordi molto vividi della mia infanzia.
Gran parte delle vacanze estive le trascorrevamo insieme ad alcuni cugini in montagna. Noi eravamo bambini, ma i nostri genitori erano accomunati, oltre che dal legame di parentela, da una passione, oserei dire viscerale, per la raccolta di funghi, porcini in questo caso.
Le giornate erano scandite da sveglia alle 4 di mattina, partenza con zaino e colazione al sacco, un breve tratto in auto e poi gambe in spalla per boschi e prati. Si rientrava in albergo verso le sei di sera stravolti dalla stanchezza, a volte con i cestini carichi di funghi, ma sempre con gli occhi pieni di vita e di natura!