Pane carasau, sentite come suona pronunciarlo: sa di estate no? Perché noi del continente — oltretutto nordici, quindi di mare pochino eh… — siamo abituati a mangiarlo proprio là, in Sardegna, magari davanti ad un bello “spaghettino allo scoglio”, tavolo vista mare, sabbiolina sui piedi e il costume ancora un po’ umido dall’ultimo bagno prima di pranzo…
Non volevo farvi uscire una lacrima e patire di nostalgia ad ottobre , è un’immagine un po’ cattivella ma non posso fare a meno di pensarci…
In ogni caso, il pane carasau, chiamato anche carta da musica, è proprio buono, con quella sua croccantezza e la leggerezza che a volte ti prende la mano e ti ritrovi sazio ancora prima di sederti a tavola.
Per chi non lo conosce, è un pane di grano duro tirato in fogli sottilissimi, che vanta una doppia cottura in forno, permettendo così ai fogli di separarsi e successivamente di assumere la caratteristica croccantezza.
Nella ricetta di oggi è evidente lo spunto da uno degli impieghi più conosciuti di questo alimento. Infatti il pane carasau può essere consumato così da solo, oppure in accompagnamento con intingoli e sughi. Tra le ricette più conosciute c’è il pane frattàu, una specie di lasagna fatta con strati di pane bagnato e sugo.
La variante — al solito — sta nell’idea di utilizzare il brodo vegetale e la ricotta di capra per contenere sensibilmente il sale aggiunto: il brodo assorbito dal pane dona sapidità al piatto e insieme alle spezie del ragù di lenticchie e alla ricotta di capra, soddisfa appieno le esigenze di sapore, senza aggiungere ulteriori condimenti. Gli strati di cavolo cinese poi, completano un piatto vegetariano, saporito e ben bilanciato. Sia chiaro, è un piatto unico, o almeno così l’ho pensato, poi vedete voi…
Per il resto, ingredienti particolari, a cosa serve e dove acquistare, vale come sempre il link alla Legenda.
Con questa ricetta partecipo al food contest, “Dieta mediterranea? Sì, grazie!” indetto dall’Aifb, Associazione italiana food blogger .
- 100 g di pane carasau integrale
- 8-10 foglie di cavolo cinese
- 250 g di lenticchie
- 200 g di ricotta di capra
- 1 cipolla
- 1 spicchio di aglio
- 10 pomodori ciliegino
- 3 bacche di cardamomo
- 1 cucchiaino di curcuma
- 500 ml di brodo vegetale leggermente salato
- 4 cucchiai di olio extravergine di oliva
- 1 peperoncino
- 1 foglia di alloro
- 1 pizzico di sale
- Pulite aglio e cipolla e tritateli finemente, poi rosolateli con tre cucchiai di olio e un pezzetto di peperoncino fresco.
- Aprite le bacche di cardamomo schiacciandole ed estraete i semi. Pestateli in un mortaio -- oppure semplicemente batteteli con il batticarne sul tagliere -- fino a ridurli più fini possibile. Aggiungete il cardamomo e la curcuma al trito in padella.
- Dopo qualche minuto unite anche 6 pomodori lavati e tagliati a pezzetti e le lenticchie lavate, aggiungete 3 bicchieri di acqua e l'alloro e cuocete finché le lenticchie saranno morbide. Ci vorranno 30 minuti all'incirca. Durante la cottura verificate sempre che l'acqua non si sia asciugata, nel caso aggiungetene. Unite un pizzico di sale solo al termine.
- Intanto scaldate o preparate un brodo vegetale con cipolla e sedano, salatelo leggermente e tuffatevi una per volta le foglie di cavolo ben lavate. Scottatele qualche minuto nel brodo, poi scolatele e lasciatele raffreddare su un canovaccio pulito. Una volta fredde, eliminate il torsolo centrale, che conserverete per una zuppa o altre preparazioni.
- Prendete una teglia da forno di piccole dimensioni -- io ne ho usata una in vetro 25x15 -- e sul fondo posizionate un foglio di pane carasau, spezzando le estremità per adattarlo alla misura della teglia. Potete utilizzare anche i pezzi, perché in cottura si compatteranno con il resto degli ingredienti.
- Procedete così formando gli strati fino a completamento della teglia. L'ultimo sarà composto dal pane, le foglie di cavolo, le lenticchie e abbondante ricotta. Sistemate sopra la ricorra i 5 pomodori rimasti, tagliati a fettine, irrorate con un cucchiaio di olio e infornate a 180° per 20 minuti, passando la teglia al grill negli ultimi 5 minuti di cottura.