Ormai lo sapete, non sono un’integralista del vegetariano, né di alcuna rigida ideologia, indipendentemente dall’ambito nutrizionale.
Sapete anche che ritengo ottimale nutrirsi quasi esclusivamente di cereali, vegetali, legumi e frutta, e cerco proprio di attenermi a questa filosofia, sia in casa che fuori.
Tuttavia ho una famiglia che non ha intenzione di convertirsi al vegetarianismo , che tendenzialmente condivide queste mie convinzioni sulla buona alimentazione, ma non in maniera esclusiva, così qualche pietanza di proteine animali è concessa anche chez moi.
Se non si è vegani, è comunque importante, secondo me, consumare proteine animali con molta moderazione e solo di animali allevati in fattorie biologiche — meglio se di piccole dimensioni se possibile, ne parlavo anche in questo post — e di pesci nostrani nella stagionalità corretta. (A questo proposito si dovrebbero aprire parentesi tonde, quadre e graffe a non finire , perciò mi atterrei alle considerazioni di buon senso, lasciando gli approfondimenti magari ai commenti o ad un altro post.)
Capita però che nel caso del banco ittico, per esempio, alcune specie siano sempre disponibili, come il polpo, vi sfido a non trovarlo dal pescivendolo. Ma come mai? La risposta è semplice: non è quasi mai un pescato nel Mediterraneo e nella nostra zona di pertinenza, ma viene da altri mari o altre aree di pesca.
Perciò succede che, nonostante la sua stagionalità in Italia sia a gennaio e febbraio — perché tra agosto e dicembre gli individui sono ancora piccoli — lo troviamo in vendita al banco e nel menù del ristorante in maniera continuativa.
Poi, accade anche che dalla libreria del telefono spunti una foto archiviata tempo fa e che la voglia di un piatto che ha i colori dell’estate ti ispiri un post, e non si può che assecondare questo desiderio, visto che ultimamente scrivo con molta, moltissima parsimonia!
Ecco qui, l’origine della ricetta di oggi, Mezze maniche integrali e polpo, un piatto semplice nella sua composizione perché fatto con 5 ingredienti — 6 se volete aggiungere il peperoncino.
L’esecuzione è anch’essa semplice, specie se siete dotati di pentola a pressione, e sfrutta il principio che o purp’ se coce dint’ all’acqua soje, ossia il polpo va cotto nella sua stessa acqua, il che significa che non ha bisogno di nulla. O quasi.
- 350 g di mezze maniche integrali
- 1 polpo pulito del peso di circa 800 g
- 1 ciuffo di prezzemolo
- 4 cucchiai di olio extravergine di oliva
- sale
- peperoncino facoltativo
- Lavate il polpo, asciugatelo bene con carta da cucina oppure con un canovaccio di lino.
- Versate qualche goccia di olio nella pentola a pressione adagiatevi il polpo, strusciandolo nell'olio sul fondo: questo servirà ad evitare che i tentacoli si attacchino alla pentola. Chiudete con il coperchio, accendete la fiamma e tenetela alta fino all'inizio del fischio, poi abbassatela al minimo e calcolate da quel momento 15 minuti (20 se il polpo supera il peso indicato).
- Al termine del tempo di cottura, spegnete la fiamma e lasciate riposare.
- Intanto mettete a scaldare l'acqua per la pasta, poi lavate il prezzemolo e tritatelo finemente.
- Quando il vapore nella pentola sarà dissolto, e quindi potrete aprirla senza farla sfiatare forzatamente, estraete il polpo che sarà tenerissimo; conservate l'acqua di cottura che avrà rilasciato perché è molto saporita e servirà a completare il piatto. Pulitelo della pelle in eccesso sulle parti più carnose, perché rimane un po' viscida e può dare fastidio, poi tagliatelo a pezzetti.
- Unite all'acqua salata in ebollizione le mezze maniche. Intanto che la pasta cuoce, versate in una padella l'olio, scaldatelo e unite il trito di prezzemolo. Fate rosolare qualche minuto poi aggiungete il polpo e mescolate bene.
- Scolate la pasta molto al dente, versatela nella padella con il polpo e sfumate con il liquido di cottura del polpo fino a cottura completa delle mezze maniche.
- Servite ben caldo, se vi piace con un pizzico di peperoncino.
Se non avete la pentola a pressione, potete cuocere il polpo al vapore.
Dopo averlo lavato e ben asciugato, lo mettete nel cestello del vapore e chiudete bene. Ci vorrà sicuramente più tempo, ma dovrebbero bastare 30 minuti; valutatene la cottura con una forchetta che dovrà entrare facilmente nella carne.
Lasciatelo raffreddare ben coperto in modo che il vapore continui a mantenerlo morbido.
Per il condimento invece, potete utilizzare anche uno spicchio d'aglio un po' schiacciato che lascerete soffriggere con il prezzemolo ed eliminerete dopo una decina di minuti.