La cucina indiana è tra le mie preferite.
L’odore e l’aroma delle spezie che la accompagna sempre, mi delizia già partendo dall’olfatto, per non parlare poi del palato! Continua a leggere
La cucina indiana è tra le mie preferite.
L’odore e l’aroma delle spezie che la accompagna sempre, mi delizia già partendo dall’olfatto, per non parlare poi del palato! Continua a leggere →
Il Kimchi è uno dei cibi fermentati più facile da realizzare a casa.
E’ un piatto fondamentale della cucina coreana che viene preparato in casa in autunno per consumarlo durante tutto l’inverno e la primavera.
Il rito di preparazione del Kimchi è molto simile a quello che coinvolgeva, soprattutto in passato, le famiglie italiane nella preparazione della salsa di pomodoro, quando l’intera famiglia allargata si radunava a fine agosto intorno a quintali di pomodori e pentoloni in cui far sobbollire per lungo tempo il nettare rosso. Tutti contribuivano alla realizzazione delle conserve — anche di altre verdure, oltre che di pomodoro — per fare scorta invernale dei prodotti che la stagione offriva riccamente in estate.
Così è per le famiglie coreane che il Kimchi lo consumano tutto l’anno come accompagnamento a quasi tutti i piatti e che gode di una antichissima tradizione, nonché di numerose e variegate ricette che vengono tramandate di famiglia in famiglia e che possono variare sensibilmente sia per ingredienti che per metodo.
Noi vi parleremo solo del Kimchi quale cibo fermentato, perciò ricco di probiotici, e unicamente di quello che vede tra i suoi ingredienti obbligatoriamente il cavolo cinese, il cipollotto, l’aglio, lo zenzero e il peperoncino, con l’aggiunta di altri elementi che ne caratterizzano ulteriormente il sapore.
Essendo il Kimchi un alimento fermentato, va prestata un po’ di attenzione nella sua preparazione, anche se occorre sottolineare che tra i cibi fermentati, il Kimchi è tra i più sicuri poiché la presenza di peperoncino, aglio e zenzero contribuiscono assai al controllo di eventuali muffe e batteri e ad una buona conservazione.
I passaggi sono abbastanza numerosi ma molto semplici e, senza fretta, diventano anche divertenti se fatti in compagnia. Il risultato finale potrà essere gustato già dopo quindici giorni, ma è inutile dire che più stagiona più diventa buono. Vedete voi.
Armatevi di vasi di vetro da mezzo o da litro ben lavati e sterilizzati, tappi nuovi, schiaccini di plastica adatti alle conserve e guanti per alimenti.
Le dosi indicate nella ricetta del Kimchi sono per un cavolo cinese intero; se volete farne di più, moltiplicate enne volte quanti sono i cavoli che intendete conservare. Accompagnatelo con riso bianco bollito.
E’ proprio così, alla fine ho ceduto anche io alla suggestione estetica delle Roselline di sfoglia alle mele. Il web è impazzito per questa ricetta che per mesi spuntava, con differenti nomi, ovunque, tanto che non saprei neppure dire chi per primo l’ha inventata e pubblicata!
Ma tant’è che il successo è stato subito planetario. Perché mai?
Be’ intanto perché sono bellissime da vedere e come sappiamo l’occhio vuole sempre la sua parte, e poi sono buonissime; in ultimo — cosa che forse determina proprio il successo della ricetta — sono semplicissime da fare.
Sì, questo finché non decidete di fare VOI la sfoglia
Mi capita spesso di parlare del mio blog e della mia passione per il cibo e la cucina e di sentirmi dire “Che bello! Non hai qualche ricetta per gli intolleranti al glutine?” oppure senza uova, o senza latticini.
Sembra davvero che le intolleranze alimentari dilaghino come un virus tra la gente, proprio come se si trattasse di un “male” nuovo, inesistente fino a qualche decina di anni fa, e che invece ora scopriamo con stupore essere quello più diffuso tra i nostri conoscenti. Continua a leggere →
Traggono ispirazione dai biscotti tradizionali dei paesi del nord Europa — che a Natale con zucchero e spezie ci sanno fare davvero! — e dalla tipicità italiana dei biscotti secchi tipo Cantucci, questi Biscotti speziati di Natale . Continua a leggere →