Non sapete ancora che cos’è un G.A.S.? Ve lo spiego in questo articolo. Anzitutto G.A.S. è l’acronimo per Gruppo di Acquisto Solidale, una forma innovativa di acquisto sorta per soddisfare la necessità di un consumo più consapevole, con fondamento etico.
Innovativa si fa per dire, dato che se ne parla ormai da oltre 20 anni: il primo G.A.S. è nato a Fidenza nel 1993 e nel 1997 è nata la Rete nazionale dei gruppi di acquisto, sorta per collegare tra loro i diversi gruppi formatisi in Italia (ad oggi se ne contano circa un migliaio).
I Gruppi di acquisto solidale sorgono sull’onda della necessità di un cambiamento di stile di vita per il quale gruppi di famiglie o di singole persone, di colleghi o di vicini di quartiere, in una parola gruppi di consumatori, decidono di unire il proprio potere di acquisto per scegliere cosa e da chi acquistare, perseguendo obiettivi comuni di benessere proprio e del produttore scelto. L’ambito merceologico d’acquisto è variegato e spazia dalla frutta alla verdura, dalle carni al pesce ai formaggi, dai detersivi ai prodotti di igiene personale e così via abbracciando tutti i settori.
Sicuramente l’alimentazione è l’area sulla quale i gasisti pongono maggiormente l’attenzione: prodotti biologici, bio-dinamici e aziende in conversione alle colture biologiche sono i cardini portanti, affiancati da realtà che esprimono valori etici, come le cooperative agricole sorte sulle terre confiscate alla mafia.
Una volta entrati a far parte di un G.A.S., il sistema d’acquisto è semplice: periodicamente, con frequenze differenti a seconda della tipologia di prodotto — per esempio la verdura è settimanale — vengono aperti ordini collettivi nei quali ognuno effettua la propria scelta e una volta consegnata la merce nel punto di raccolta specifico per ogni G.A.S., ciascuno ritira il proprio ordine.
A monte c’è ovviamente il lavoro di volontariato per cercare i fornitori giusti, conoscerli, tenere con loro i rapporti di relazione del G.A.S. e dei suoi iscritti, discutere delle eventuali problematiche e trovare insieme le possibili soluzioni. Si genera un circolo virtuoso — di cui parleremo più diffusamente in futuro — che offre molteplici benefici da ambo le parti, produttore e consumatore.
Storicamente tuttavia esistono delle forme di associazionismo dalle quali i G.A.S. hanno tratto ispirazione. Volete saperne di più? Nel prossimo articolo il seguito.